CORALI MINIATI
La Biblioteca della Società Economica di Chiavari conserva sette libri corali miniati databili tra il XV e il XVI secolo unitamente a un Breviario, un Libro d'ore e un Libro d'ore franco-fiammingo, della stessa epoca.sette corali seguono la liturgia francescana. In biblioteca sono distinti con la sigla MS completata da un numero di inventario. La numerazione risale agli anni '30 e per la provenienza è segnalata l'indicazione dubitativa “...soppressi conventi?”
Siglati MS 504, MS 505, MS 506, MS 590, MS 591, MS 592, MS 593, ancora attualmente sono catalogati con quella sigla d'inventario anche se l'ordine numerico non rispecchia quello cronologico di formazione. Il MS 506, per esempio, è di qualche decennio più antico degli altri.sette corali nel nucleo più antico risalgono al XV secolo: l'assegnazione è confermata da diversi riscontri.MS 504 i testi liturgici della festa dell'Immacolata Concezione di Maria Vergine non sono in stretta sequenza cronologica delle feste come gli altri testi, ma posti nei due ultimi fascicoli. Considerato che i Frati Minori erano i più attivi propugnatori della Immacolata Concezione, la disposizione dei fascicoli dimostra che i fascicoli che precedono sono anteriori. Per tale festività il testo da seguire venne approvato verso il 1477 da Sisto IV (Francesco Della Rovere, generale dei Francescani, pontefice dal 1471 al 1484) per cui il nucleo antico del corale MS 504 può considerarsi anteriore al 1477.la messa della festività della Immacolata Concezione, inizia, invece, il corale MS 593.ulteriore conferma, i corali MS 505, MS 506, MS 593, contengono testi relativi alla festa della Trasfigurazione di Cristo, sancita da Callisto III (Alfonso Borgia, pontefice dal 1455 al 1458) e accolta dal capitolo generale dei Francescani nel 1461 a Salamanca.sono alcune aggiunte ai nuclei più antichi dei corali: per esempio i testi liturgici delle feste di San Pietro d'Alcantara (canonizzato nel 1669), di Santa Caterina da Genova (canonizzata nel 1737), di Santa Colette (canonizzata nello stesso periodo), di San Leonardo da Porto Maurizio (beatificato nel 1796).
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Le miniature, pur con caratteri distintivi dello stile dei singoli miniaturisti dei sette libri corali, sono accomunate da una affinità di ispirazione legata alle opere pittoriche e miniaturistiche coeve dell'arco alpino occidentale, Piemonte e Savoia, e ai caratteri decorativi tradizionali della miniatoria lombarda.accomunate anche da una accentuazione di moduli figurativi e ornamentali, dei diversi miniaturisti di pennello e di penna, che si discostano dalla tradizione ligure.'influsso di altre regioni su questi corali di origine ligure, si spiega considerando che i codici miniati erano opera di frati che passavano di convento in convento, e che la Provincia Francescana di Genova, nel secolo XV, comprendeva anche il Piemonte.distinzioni di stili fra i miniaturisti dei corali della Società Economica di Chiavari, sono espresse nel grafismo e nella predilezione di alcune tonalità, nell'uso di decorazione fitomorfica più o meno fitta e intrecciata, nel linguaggio robustamente plastico o più pacato, nelle notazioni realistiche o stringate, ma sempre volto più alla ricerca di una bellezza spitituale che al compiacimento della composizione per la composizione.scrittura è gotica italiana (“corale”) in inchiostro: nero, nei manoscritti 504 - 505 - 592 - 592; nero bruno, nei manoscritti 506 - 590; rosso, nel manoscritto 591.notazione è quadrata: in nero su sistema di sette tetragrammi per pagina, sui manoscritti 504 - 590 - 591 - 592; in rosso su sistema di sette tetragrammi, sui manoscritti 505 - 506; sistemi dei sei tetragrammi sul manoscritto 593.
Le iniziative di varia grandezza più o meno riccamente decorate, dei sette libri corali, in totale sono 6160 delle quali 15 sono iniziali istoriate e 22 sono iniziali decorate. Le più significative sono riprodotte nelle quattordici tavole che seguono, delle quali otto a colori.
MS 504 Il libro corale MS 504 è ornato da 641 iniziali delle quali 7 sono decorate. La grandezza copre, in genere, lo spazio fra due tetragrammi e due o tre righi di musica, alternativamente rosse e blu; le più grandi sono per metà colorate in rosso, per metà blu. Il manoscritto rientra nello stesso periodo di tempo del MS 505 e può assegnarsi a due diversi miniaturisti, uno dei quali più esperto nella resa grafica, nell'uso della gamma cromatica, nell'ordine compositivo.iniziali istoriate.Le decorazioni richiamano temi tipici dell'area lombarda per il frequente ricorso a motivi vegetali, ripiegati, lanceolati e disposti in simmetria. L'impostazione plastica a chiaroscuro accentuato è, però, una caratteristica delle miniature genovesi. |
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MS 504 - c. 161 e particolare | |
MS 505
Il libro corale MS 505 è ornato da 2519 iniziali delle quali 7 sono istoriate. Le iniziali filigranate semplici, alternativamente rosse e blu, senza ornati, piccole pari ad una o due righe di scrittura, sono 2507. Quelle a struttura complessa sono 5, tracciate in oro e inchiostro roso, viola, verde, blu formanti ornati, di grandezza pari a tre righe di scrittura.sette iniziali istoriate sono iscritte su un quadrato di circa 100 mm di lato e hanno le seguenti raffigurazioni:
MS 505 - C 111v e particolare |
Il manoscritto, che deve considerarsi di tempo posteriore al MS 506, è stato decorato da quattro diversi operatori: tre di pennello e uno di penna. Le iniziali istoriate: “Davide che indica i propri occhi” (c.32); "Personaggio che indica la propria bocca"; "Giullare" (c. 70v); “Personaggio in preghiera fra le acque” (c.87), sono di una stessa mano.
Le iiziali istoriate: "angeli che glorificano il Signore" (c. 111v); "Crocifissione - Natività" (carta 129), sono di una stessa mano ma diversa dalla mano che ha decorato le precedenti.
Le iniziali istoriate: “Annunciazione” (. 157), è di una terza mano.
MS 505 - c. 129 e particolare |
I primi due, in alcuni particolari ricopiano lo stile del miniaturista che ha operato nel MS 506 (anteriore al MS 505). Il miniaturista del codice MS 506, sembra essere autore diretto dei fregi con teste, una mostruosa e una umana, della carta 32v. Alcuni caratteri stilistici sembrano copiati ma, per esempio, minore è il risalto dato ai tratti del volto, più intimamente sentiti sono gli interni degli ambienti, nella simmetria dei fregi più semplice il disegno; il tutto con un gusto che richiama moduli fiamminghi per le parti figurative, lombardi per i fregi. Moduli, questi, assai tradizionali nella produzione miniatoria genovese.
Un allievo o un imitatore del miniaturista del MS 506, appare l'operatore della iniziale miniata “Crocefissione-Natività”, nella quale il disegno ha lo sviluppo stilizzato. Di altra mano, che tende al gusto del primitivo nella rappresentazione, è “Annunciazione”. Invece, si riscontrano molte affinità con gli altri miniaturisti, nel grafismo del fogliame e nei fregi delle iniziali. Nell'insieme, viene richiamato un gusto tardo gotico assorbito forse attraverso esempi lombardi. In questa miniatura dell'Annunciazione al di sopra dello Spirito Santo, è rappresentata una apparizione con aureola, di non facile interpretazione e che può raffigurare sia un angelo sia l'Incarnazione di Cristo.
La quarta mano ha decorato a penna le iniziali filigranate con lettere in oro adornate di motivi floreali molto belli, espressi con inchiostri di vario colore.
MS 505 - c. 157 e particolare |
MS 506
Il salterio MS 506 è ornato da 975 iniziali, delle quali: 4 sono istoriate, 956 filigranate grandi poco più di uno o due righi di scrittura, 12 iniziali filigranate (nelle parti risalenti al XVII - XVIII secolo) e 3 decorate.
Le quattro istoriate:
MS 506 - c. 2v e particolare |
Le tre decorate:
Le quattro iniziali istoriate sono della stessa mano.
I fregi, fitomorfici, sono ricchi, frastagliati, con lobi a chiaroscuro e con punte ripiegate all'interno, sovente con dettagli a filamenti esili e minuti molto sofisticati, o con fregi a fiori non schiusi. La gamma cromatica stempera in sfumature tenui l'esuberanza del colore sia quando traccia il corpo delle iniziali sia quando delinea le raffigurazioni. L'inventiva assume pregio anche per la ricchezza della esecuzione di un grafismo pieno di grazia decorativa, sovente raffinato. In contrasto risultano i tratti molto marcati del volto e del gesto de personaggi, con accentuazione psicologica di ispirazione popolaresca, secondo una caratteristica figurativa tradizionale delle vallate alpine, assorbita dalle rappresentazioni borgognona, francese, fiamminga, provenzale e anche lombarda. Un linguaggio che alla componente espressiva esasperata unisce preziosismi tardo gotico, e il ricordo di miniature coeve o di epoca anteriore.
MS 506 - c. 38 e particolare
MS 590
L'antifonario MS 590 è ornato da 511 iniziali delle quali: 475 filigranate alternativamente rosse e blu, piccole come lo spazio fra due tetragrammi, molto semplici; 3 grandi come due tetragrammi e lo spazio che li divide, ornate di rosso o blu inverso al colore del corpo della lettera; 2 più piccole, redatte come le grandi; 31 decorano le carte dalla 112 alla 141. Le carte cartacee hanno semplici iniziali in rosso.
Le iniziali sono di diversi operatori e senza pregi particolari.
MS 591
Il Kyriale MS 591 è ornato di 685 iniziali delle quali: 414 piccole; 27 grandi; 7 filigranate di media grandezza; 222 filigranate piccole; 1 filigranata grande; 4 istoriate; 9 iniziali decorate.
Le quattro istoriate:
Le nove lettere decorate:
Il Kyriale MS 591 espone una ornamentazione miniata poco legata ai moduli lombardi anche se l'ispirazione è tratta da essi. Molto stretto è il legame stilistico con il MS 592 nelle forme vegetali che ornano le lettere. La qualità delle miniature, che non è molto alta, attinge alla tradizione miniatoria medievale specie nell'atteggiamento dei personaggi chiusi in un immobile incantesimo.
MS 591 c. 62 e particolare
MS 592 - c. 81 e particolare
MS 592
L'antifonario MS 592 è ornato da 453 iniziali delle quali: 445 filigranate, piccole e medie, con alternanza di inchiostro rosso e blu; 5 filigranate, grandi con ornati a penna fitomorfici o molto semplici ed eseguite con poca cura; 3 iniziali decorate.
Le tre iniziali decorate:
MS 592 - c. 81 e particolare
Negli ornamenti delle lettere, il corale ha legami stilistici con il MS 591 e in entrambi si riscontrano rielaborazioni di modelli lombardi con l'inserimento di spunti personali tendenti a forme plastiche esaltate al rilievo. La grazia decorativa si rileva nei prolungamenti laterali delle lettere e ai margini. Una notazione richiede la rilegatura che nel MS 592, fra i sette, è ancora l'unica originale secondo un modello comune per il libri corali genovesi.
MS 593
graduale MS 593 è ornato da 383 iniziali delle quali: 342 filigranate piccole; 31 medie; 7 grandi, pari almeno all'altezza di due tetragrammi; 3 filigranate piccole nelle carte aggiunte. Gli inchiostri usati sono il violetto e I consueti rosso e blu. Le lettere, frequentemente spiccano su campitura metallica dorata. Gli ornati che sono realizzati ricorrendo a strumenti risultano sovente poco sciolti mentre gli altri si esprimono con un linguaggio mosso di notevole raffinatezza formale.
MS 593 - c. 35 e particolare