La Società Economica di Chiavari comunica che sabato 14 giugno alle 17 verrà inaugurata alla Galleria G.F. Grasso, in piazza San Giovanni 3, la mostra di Grazia Giovannetti “Composizione e scomposizione”
La mostra sarà visitabile ad ingresso gratuito sino al 29 giugno, da martedì a venerdì dalle 16 alle 19 e sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
In questa nuova mostra di Grazia Giovannetti, protagoniste saranno le opere che a partire dagli anni ’80 del secolo scorso porteranno l’artista alla definitiva svolta geometrica

Il titolo della mostra riassume perfettamente il modus operandi della pittrice. Inizia infatti in quegli anni, attraverso l’individuazione di un modulo che diventerà cifra stilistica, un profondo e raffinato lavoro volto all’interpretazione di quello stesso elemento attraverso innumerevoli combinazioni, giocate non solo sulla forma, trattata con una precisione ed una qualità impeccabili, ma anche con una continua ricerca cromatica nella quale Giovannetti dimostrerà una sensibilità inarrivabile.
Analogamente, restando sempre fedele all’incredibile qualità nell’esecuzione tecnica e allo studio del colore, l’artista si confronterà con la scomposizione di quegli elementi, quasi a volerne scoprire l’origine e allo stesso tempo sondare le infinite possibili interpretazioni. La mostra, curata da Claudio Castellini con la preziosa collaborazione della Società Economica, si svilupperà attorno ad una selezione di circa venti opere selezionate per raccontare al meglio la raffinata pittura di Grazia Giovannetti.

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA
Grazia Giovannetti nasce nel 1932a Lucca, città d’arte, dove vive per lunghi anni con il nonno Enrico Giovannetti, decoratore, pittore e restauratore.
Nel 1969 si trasferisce in Liguria dove cresce come pittrice davanti al mare ondoso, portandosi dietro l’immagine delle dolci colline toscane.
Dal 1975 vive e lavora a Lavagna (Genova).
La sua ricerca verte sul rigorismo geometrico delle forme e sull’analisi della scomposizione e ricomposizione formale di moduli-cellula. Come spesso accade, i suoi inizi sono figurativi, con la frequentazione dei corsi del prof. De Laurentis, ma trova nell’assoluto della geometria l’espressione della sua poetica interiore.
A partire dalle fine degli anni ’70, i suoi lavori vertono sullo studio di un modulo che porterà avanti negli anni in una serie infinita di varianti. E’ la casa-cellula che, come scrive Silvio Riolfo Marengo, è un’invenzione stilistica capace di operare il passaggio dal “tu” al “noi” con un linguaggio che è di architettura spaziale, artistica e spirituale.
Le prime ricerche vedono il modulo-casa, scarno, lineare, riprodotto in allineamenti compatti, formalmente chiusi, giocati sui toni dei grigi che richiamano un silenzio metafisico. Ma andando avanti con la ricerca e con la vita, si trovano opere che preludono ad una sorta di movimento, con i volumi centrali sempre chiusi ma che ai bordi incominciano ad aprirsi per poi evidenziarsi nelle ultime produzioni: qui c’è una vera e propria scomposizione e ricomposizione del modulo, come in una sorta di danza attuata con un ritmo musicale che aggrega e disgrega.
Anche il colore cambia e si evolve trovando, dai toni dei grigi e dell’azzurro ardesia, una cromaticità più brillante e dinamica, vicino all’optical art, e, talvolta, riprendendo i colori dei bruni e dei bruciati tipici della sua terra natale. Infatti, spesso, alla tela naturale l’artista sostituisce la iuta, a dare maggior calore ad un rigorismo geometrico che, comunque, non è mai fredda rappresentazione, ma un agire dei moti interiori dell’anima.
Citando Gino Maggio, nella sua prefazione al catalogo “ITINERARI”: “Grazia Giovannetti si confronta con l’arte sviluppando un tenace rapporto con la propria interiorità, apprendendo, giorno dopo giorno, nella sua originale maniera di essere auto-di-datta: da se stessa a se stessa”. Ed è per questo che, essendo per lei l’atto creativo un rimando al proprio mondo interiore, ha centellinato le sue esposizioni in selezionatissime gallerie e altrettanto selezionati, centri culturali.
Le sue opere si trovano in Italia e all’estero.