Un premio dalla doppia anima, ispirato dalle parole di una grande poetessa, Elena Bono 

 < … Trasforma anche tu in oro, il tuo verde ostinato a non morire… >

La prima scommessa è già stata vinta. Il premio abbinato alla Mostra del Tigullio di quest’anno, novità assoluta dell’edizione 156, ha riscosso un successo al di là di ogni aspettativa. Quasi cinquecento lavori, fra racconti e opere figurative, provenienti da ogni parte d’Italia, sono stati inviati alla segreteria del Premio, testimonianza evidente della vivacità della cultura, in senso stretto, nel nostro Paese e dell’attenzione del pubblico a questo genere di concorsi. Il Premio Nazionale Mostra del Tigullio è un unico concorso ma dalla doppia anima, prevede infatti due sezioni: una dedicata alla narrativa e una alle arti figurative (pittura e grafica, scultura, fotografia). Due linguaggi diversi per interpretare un’unica suggestione, regalata alla Mostra del Tigullio dalla grande poetessa Elena Bono. era questa la frase, intensa e carica di possibili rimandi, che i concorrenti dovevano interpretare attraverso brevi racconti o con opere figurative.

Il doppio bando si è chiuso il 30 aprile e la partecipazione come si diceva è stata eccezionale: .             

Dopo la chiusura del Premio le due giurie si sono messe al lavoro per esaminare i lavori inviati e procedere ad una prima scrematura, sino ad arrivare alle due rose di finalisti. Nella prima settimana di giugno le giurie si sono riunite per decidere quali fra i lavori pervenuti, fossero degni di nota. I vincitori hanno avuto il duplice onore di essere presentati nell’ambito delle serate della Mostra del Tigullio dedicate al Premio e di essere pubblicati in un volume edito dalla casa editrice Le Mani Microarts. Nelle quattro giornate della MdT le opere della sezione dedicata alle arti figurative sono state esposte nel Museo di Palazzo Ravaschieri, in un percorso espositivo studiato per l’occasione, mentre le opere di narrativa e i loro autori, sono stati protagonisti de “L’aperitivo vien narrando”,  sorta di salotti letterari, che hanno visto la partecipazione anche di personaggi di livello nazionale come: Bruno Morchio, Luca Crovi, Lorenzo Beccati e altri ancora, che si sono intrattenuti con il pubblico parlando di letteratura nell’accogliente atmosfera di un “aperitivo letterario” creato dalla collaborazione con alcuni locali del centro storico (Vinoria, Storico, Cristal e Modà).             

Ecco di seguito la composizione delle due giurie:

La giuria della sezione narrativa, presieduta da Gian Francesco Grasso (in rappresentanza della Società Economica) è formata da: Valeria Corciolani (scrittrice); Fabio Barbero (scrittore); Enrico Rovegno (scrittore); Paola Pastorelli (giornalista de Il Secolo XIX); Stefania Venturino (press agent Elena Bono); Francangelo Scapolla (editore); Giuseppina Campus(rappresentante giuria popolare); Lorenzo Licalzi (scrittore).     

La giuria della sezione arti figurative, presieduta da Bruno Ronco (rappresentante della Società Economica) è così composta: Adriano Leverone (scultore); Cristina Busi (rappresentante associazione gallerie d’arte moderna e contemporanea); Stefano Rolli (giornalista e vignettista de Il Secolo XIX); Matteo Sara (critico d’arte); Massimiliano Zaffino (pittore); Flavio Stagnaro (fotografo); Silvana Costa (rappresentante giuria popolare); Gaia Moltedo (scenografa).